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Avendo la barca connessa costantemente ad internet, ho pensato di sfruttare la situazione aggiungendo un sensore WiFi che invia un allarme nel caso ci sia acqua in sentina. Il sensore (indicato dalla freccia in alto nella foto) é posizionato al di sopra dell'interruttore che aziona la pompa di sentina. Nel caso questa si riempia e la pompa non funzioni, il modulo WiFi (indicato dalla freccia in baso nella foto) invia un segnale di allarme che viene visualizzato sullo smartphone o sul tablet dall'app Smart Life. L'oggetto del costo di pochi eurini sembra fatto in modo intelligente, viene alimentato con 2 pile ministilo (tipo AAA) e dovrebbe avere un consumo irrisorio, infatti si collega al router WiFi solo nel caso rilevi la presenza d'acqua in sentina. Un allarme viene inviato anche nel caso le batterie si stiano scaricando. Vedremo la durata dell'oggetto nel tempo.
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Ci dai il link per favore? Se ho capito questo sensore è in rete WiFi della barca ed è dalla rete che parte il segnale di allarme al tuo cellulare, anche se non sei in barca.
Corretto. Ecco il link:
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Ecco un nuovo upgrade della barchetta, almeno per quanto riguarda la parte elettrica ma, lo vedremo in seguito, con impatto anche sull'elettronica di bordo. La novitá consiste nell'introduzione di uno switch fast ethernet a 8 porte Raymarine Seatalk HS (la vecchia denominazione del Raynet). Nella precedente configurazione i 2 Axiom di bordo (il 7 in dinette ed il 9 Pro in pozzetto) comunicavano con un un cavo Raynet, mentre il Victron Cerbo GX era connesso al Pro utilizzando la seconda porta Raynet di quest'ultimo. Con l'introduzione dello switch, tutti gli oggetti di bordo con una porta ethernet sono connessi a quest'ultimo. Cosa ci ho guadagnato: l'applicazione Victron presente sugli Axiom funziona ora anche sul 7 in dinette, collegandosi in WiFi ad uno degli Axiom utilizzando l'app RayControl, il mio iPad continua ad essere connesso ad internet mentre nella configurazione precedente questo non avveniva. Non ultimo la configurazione mi pare un bel po' piú elegante, ma questo puó essere catalogato tra le "pippe mentali" delle quali sono notoriamente il Gran Visir.

Cosa ho invece perso: il costo dello switch, ma era in magazzino da tempo ed ormai si trovano ad una cifra decente usati, si potrebbe utilizzare al suo posto uno switch commerciale ad una frazione del costo, ma non credo proprio che la durata sia la medesima in un ambiente umido come la barca.
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Una curiosità, di sensori temperatura batteria ne hai 3, uno per ogni batteria?
Dallo schema si vede che i sensori di temperatura sono 2 e sono gestiti dagli shunt del 712. I sensori di temperatura sono collegati alla batteria motore ed a una batteria servizi. In effetti lo schema è un po’ semplificato rispetto alla realtà, sulla seconda batteria servizi è presente un Victron Smart Battery Sense che fornisce in Bluetooth temperatura e tensione della batteria. Manca anche l’inverter da 1000W ad onda sinusoidale pura, che sarà sostituito da un Victron da 1200W e i 2 staccabatterie BlueSea 6006 delle batterie motore e servizi sono in effetti dei solenoidi BlueSea ma per semplicità ho preferito non raffigurarli.
Mapperché rovinarvi il gusto di navigare mi chiedo. Tutto quello che metterete finirà per rompersi o diverrà obsoleto o non funzionerà per qualche aggiornamento e soprattutto non serve una beneamata mazza per navigare. Comprate piuttosto delle vele decenti invece di andare in giro coi cenci. Personale opinione ovvio
Diciamo che non sembrano proprio dei cenci
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Tornando allo scopo della discussione, questa é la schermata dell'app Victron connessa al Cerbo GX sull'Axiom.
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Finalmente sono riuscito a trovare il tempo per inserire il secondo sensore acqua sul tubo di uscita della pompa di sentina. Ho praticato un foro sul tubo leggermente piú piccolo delle dimensioni del sensore, inserito questo nel tubo, sigillato con l'MS-super della Zucchini ed assicurato con 2 fascette messe ad X. Ho poi riempito la sentina d'acqua spegnendo la pompa, quando l'acqua é arrivata al sensore posto in sentina, questo si é acceso, si é connesso in WiFi al router e mi ha inviato un messaggio sul cellulare. Quando ho attivato la pompa di sentina mi é arrivato il secondo messaggio di presenza acqua dal sensore posto sul tubo di uscita. I 2 sensori mi permettono di eseguire una sorta di diagnosi nel caso si verifichi una presenza acqua. Gli stati sono:
1)Nessuna segnalazione: situazione normale, tutto bene.
2)Segnalazione dalla sensore della pompa: É presente acqua in sentina e la pompa la sta espellendo, allarme moderato perché il livello dell'acqua attiva la pompa ma non raggiunge il livello del sensore in sentina posto sopra.
3)Segnalazione dal sensore della sentina: É presente acqua in sentina e la pompa non sta funzionando, allarme grave.
4)Segnalazione da entrambi i sensori: la pompa funziona ma non riesce ad evacuare abbastanza acqua dalla sentina. Allarme molto grave.
In questo caso posso controllare con la Webcam interna alla barca se l'acqua ha giá riempito la sentina e la dinette é allagata. (giá successo!

). Gli allarmi arrivano al cellulare ed al tablet utilizzando l'app Smart Life. Devo soltanto fascettare il cavo e proteggere adeguatamente il sensore per evitare che possa essere danneggiato buttando incautamente una cima nel gavone.
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I nuovi componenti elettronici disponibili sul mercato consentono a persone capaci e appassionate come sei tu, di installare sistemi di controllo della barca a distanza impensabili per noi velisti generalisti.
Angelo ti stai sottovalutando, è una cosa semplicissima e se ci sono riuscito io...

Metti una saponetta (router mobile) in barca con una sim ed hai fatto la rete internet di bordo. Compri i vari accessori Wifi (allarmi acqua, telecamere, ecc.) e tramite la loro relativa applicazione sullo smartphone/tablet premendo un semplice tastino accoppi l'accessiorio alla rete ed il gioco è fatto. Occorrono 3 semplici passaggi che si fanno in meno di un minuto per ogni accessorio...

Pietro, ti conosco bene, e so bene che tu non sei uno sprovveduto, anzi il contrario. In questo caso però la fai un po’ troppo facile. La “saponetta” ha una batteria a ioni dì litio, che non è il massimo della sicurezza, che deve essere anche alimentata perché altrimenti non dura più dì un paio dì giorni. Alcune dopo un certo periodo dì inattività sul Wi-Fi, si spengono per massimizzare la durata della batteria. Quindi devi gestire degli oggetti perennemente connessi alle batterie (detti H24) che potrebbero scaricare le batterie servizi se lasciati a se stessi per qualche settimana. Nel mio caso, ma ammetto che sia un caso limite, il consumo orario dì tutto l’ambaaradam è dì 0,7/0,8A, che sono circa 17A al giorno. Ciò implica l’utilizzo dì un pannello solare perennemente connesso alle batterie. Se pensi che ci sono armatori che staccano anche il pannello quando lasciano la barca, questo complica non poco la gestione della domotica. La saponetta poi ha volutamente un numero dì indirizzi ip gestibili molto limitato (5 o 10 nella maggioranza dei casi). Se connetti un certo numero dì oggetti iot, poi non ti si collegano i tuoi device (smartphone, tablet, pc, ecc.). Nel mio caso, sempre limite ovviamente, più dì una ventina dì indirizzi IP sono già occupati dagli oggetti iot e dagli oggetti Raymarine con connessione Raynet, ma il mio è un router e non una “saponetta”.
P.S. non vorrei che si pensasse che consideri il litio in tutte le sue salse un oggetto pericoloso. Proprio perché ci sono diverse salse, non lascerei incustodita una batteria a ioni dì litio in carica, mentre non avrei alcuna remora su una lifepo4 gestita da un bms.
@orteip Sia tu che Pepe siete due enormi risorse per il forum oltre che per le competenze anche per la voglia di condividere e spiegare. Mi piace molto leggervi e ogni tanto replicare qualcosa sulla mia barca. Però sono più orientato per rigging e meccanica rispetto ad ogni cosa che ha necessità di elettricità. Un po' di cose modeste le ho fatte, tipo pompa automatica h24 e rete STNG per la strumentazione di bordo, oltre, come sai, a qualcosa sul frigo e sul vano motore. Al momento mi accontento, ma non si sa mai...
Giornata moscia, brutto tempo e barca a terra in cantiere, i lavori non possono andare avanti e ne approfitto per modificare gli schemi. 2 novitá, l'Axiom 7 é stato aggiornato ed é diventato un 7+, riguarda piú che altro la strumentazione di bordo ma essendo presente nello schema va documentato, piú interessante la modifica riguardante il router LTE che diventa un Fritz!Box 6850, cosa questa non banale perché il 6850 ha la possibilitá di sostituire le antenne di serie con antenne custom montate in alto per consentire la connessione internet anche lontani dalla costa. Rispetto al 6820 le porte gigabit Ethernet passano da 1 a 4, se il 6850 fosse arrivato prima mi sarei potuto risparmiare lo switch Raymarine

Unico svantaggio, il consumo leggermente piú elevato ma ne vale la pena.
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Anche oggi pioggia, niente barca. Tanto per fare qualcosa ho modificato un po' di schemi. Per cominciare quello dell'impianto 220V della barchetta. Rispetto al precedente ho introdotto un magnetotermico WiFi che mi permette di staccare tutto l'impianto ed é posto nel quadretto di ingresso della 220 sotto il tavolo del pozzetto. Vedi foto 1. Il cavo della 220 é nuovo in tutta la barca ed i fili hanno un diametro di 2,5 mmq. con isolante in gomma. I vecchi cavi in con isolante in PVC, dopo circa 10 anni di onorato servizio, non erano messi neanche tanto male: appena qualche piccola traccia di ossidazione (e non su tutti), ma dopo qualche centimetro il cavo ridiventava di un bel color rame. La soluzione migliore comunque era la sostituzione e cosí ho fatto. Anche le prese e le scatole di derivazione sono state sostituite; nella precedente installazione queste ultime non erano presenti: il cavo entrava nella prima presa e da questa andava alla seconda e via cosí. Adesso ogni presa ha una sua scatola di derivazione ed é connessa al cavo principale con dei conduttori dedicati e con connettori rapidi similWago

. Verificheró nel tempo la durata di questi ultimi. Vedi foto 2 e 3. Ultima foto per il router Fritz!Box 6850, che ha sostituito il 6820 e di cui ho giá parlato. Non sono ancora uscito in mare da quando l'ho montato e non posso dire se la connessione, giá soddisfacente col 6820, sia ulteriormente migliorata, anche in questo caso verificheró appena possibile. Sono anche riuscito a connettere la rete di bordo in VPN con la rete di casa mia, per i meno smanettoni é come se le 2 reti fossero fisicamente connesse con un cavo (sarebbe lungo circa 30 Km.

). Questo mi permette di utilizzare qualsiasi servizio fornito da una delle 2 reti (stampante, scanner, dischi condivisi, videocamere di sicurezza, ecc.) indipendentemente dalla mia posizione.
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Devo dire che anch’io sto procedendo a “Victronizzare” la mia barchetta e per puro caso mi sono imbattuto in questa interessantissima discussione. Volevo chiedere a Pepe, ma i dispositivi Victron da te utilizzati muniti di Bluetooth, devono essere installati “a vista” proprio per consentire al Bluetooth di essere intercettato, oppure si possono installare in un gavone della cabina di poppa, dove ho le batterie? Un’ultima cosa (scusa la domanda forse ignorante) come alimenti Alexa a bordo (ho visto che la utilizzi)?
Nessun problema dì posizionamento dei Victron per quanto riguarda la connessione Bluetooth. Per l’alimentazione dell’echo dot, si trova su Amazon un cavetto che converte da USB (5 volt) a connettore coassiale (12 volt).
ringrazio per l'interessantissimo post. mi sto interessando , il motivo è che il mio ripartitore comincia a fare le bizze e dovendoci mettere le mani mi piacerebbe impostare il lavoro per poter passare in futuro alle litio servizi. ho capito che dovrei mettere un dc-dc per caricare le servizi. dovrei quindi "scollegare" le servizi sia dall'alternatore (quindi potrei eliminare il ripartitore) che dal CB a 220 (che andrebbe a "caricare" la batteria motore e "alimentare" il dc-dc) a bordo ho già un victron smart solar ed ho appena acquistato anche il battery sense (di cui non conoscevo l'esistenza). (a proposito, ho 2 batterie servizi in parallelo, ne basta 1? però moniotra 1 sola temperatura... o ce ne vogliono 2? uno per batteria?) altra domanda sapete se è uscito il firmware per l'orion che consente di metterlo in rete bluethoot ve.smart (insieme allo smart solar e al battery sense?
Ne basta uno perché il secondo SBS non verrebbe gestito dalla rete VE.Smart. Nel mio caso la temperatura della batteria motore e quella dì una dei servizi viene controllata dai sensori dì temperatura dei battery monitor 712. La seconda servizi è dotata dì un (poco utile

) SBS, ma che come detto prima non entra nella rete VE.Smart relativa a queste batterie. Al momento Victron, ‘tacci loro

, non ha ancora rilasciato il firmware per l’Orion che gli consenta dì far parte dì una rete BT VE.Smart.
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