Quesiti interessanti, andiamo con ordine.
1) Come hai correttamente notato il caricabatterie IP43 è dotato di 2 uscite, ne sfrutterò una soltanto lasciando scollegata quella da 3A originariamente pensata per la batteria motore. Sui motivi che mi ha fatto scegliere l’IP43 al posto del (molto) più economico IP22 ho già detto nel mio post precedente.
2) se ho capito bene la tua domanda, non è l’Orion a gestire in modo Smart la batteria motore, il flusso di energia è monodirezionale, dalla batteria motore a quella servizi. La ricarica Smart della batteria motore è affidata al “buon cuore” dell’IP43 e dello SmartSolar, mentre dall’alternatore non ci si può attendere molta intelligenza. Il vantaggio dell’Orion, bada non ci sono solo vantaggi!, è che almeno i servizi saranno caricati dall’alternatore in modo Smart. Ho messo come trigger per l’attivazione dell’Orion 13,5V, quindi quest’ultimo si attiva se e solo se la batteria motore è caricata da una delle 3 possibili fonti di energia. Quindi si, nulla mi garantisce che chi carica la batteria motore non ritorni in fase Absorption in queste condizioni. Per altro se hai un caricabatterie AC con 2 uscite, la batteria motore carica al 100%, come tu hai giustamente ipotizzato, si becca la fase bulk e poi quella Absorption finché i servizi non hanno raggiunto sono una SOC del 100%! In un impianto batterie più tradizionale preferirei avere 2 caricabatterie separati, uno più piccolo per la Optima rossa da avviamento motore, diciamo un IP67 da 7A, ed un altro adeguato alla capacità delle batterie servizi con una sola uscita.
3) i 30A dell’Orion sono più che adeguati per il mio pacco batterie servizi, mentre su barche più grosse potrebbero essere pochini, non credo che Victron abbia in cantiere in tempi brevi un Orion più capace, mentre ne ha già uno con capacità ridotta a 18A. La possibilità di metterne più di uno in parallelo è senza dubbio interessante ma rende i costi decisamente meno convenienti. Fondamentalmente il costo dell’Orion, almeno nel mio caso, è coperto dalla eliminazione del separatore di carica che oltre a complicare l’impianto batterie, a volte presenta problemi di convivenza con alcuni alternatori.
4) il mio motore un Volvo Penta D1-30F ha di serie un alternatore di origine automobilistica inutilmente potente da 110A, in caso di batterie al litio, che probabilmente saranno il mio target quando le Optima gialle diventeranno un pesante fermacarte, non credo resisterebbe a lungo prima di andare a fuoco, il calmiere da 30A dell’Orion serve a far campare serenamente l’alternatore in questo caso.
BV! e buon 25 aprile
P.S. la “recensione” dell’Orion avrà qualche giorno di ritardo perché nel bel mezzo dell’ultimo test la mia famiglia ha pensato bene di accendere microonde, lavatrice, lavastoviglie e phon nello stesso momento con le conseguenze sui magnetotermici che potete facilmente immaginare.