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Versione completa: Victronizzare la mia barchetta
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(22-03-2022 23:37)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Nello schema di pepe c'è un remote relè.
Senza andare a leggere tutto, penso che l'mppt carichi la batteria motore o servizi in maniera esclusiva.

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Pensi bene35
BV!
Per essere precisi, se per un lungo periodo non vado in barca il pannello solare è connesso alla batteria di avviamento e la carica dei servizi avviene tramite l’Orion. In questo modo entrambe le batterie ricevono “il loro pane quotidiano“. Se invece posso andare in barca con una certa regolarità, il pannello è connesso direttamente alle batterie servizi. Questo evita di “passare” per l”Orion che non è un mostro di efficienza, utilizzando così appieno i watt generati dal pannello. Il cambio di connessione può essere eseguito in remoto mediante un relè Wi-Fi della Sonoff comandato da Alexa o dalla app EWeLink. L’unica accortezza, quando si cambia la batteria connessa al regolatore, riguarda la modifica del setup dello SmartSolar Victron che deve essere configurato in remoto, utilizzando l’app VictronConnect, per ricevere i dati di temperatura dal sensore corretto. Operazione purtroppo non automatizzabile ma che richiede, per contro, un intervento di pochi secondi. Alexa non arriva dappertutto, ma mi ricorda di farlo con una voce sintetizzata quando eseguo la routine di cambio batteria. Smiley44
BV!
Grazie Pepe! Andando indietro, avevi previsto quel relè quando eravamo tutti agli arresti domiciliari e prima che potessi provare i componenti.

Volevo appunto sapere, col senno di poi, in che posizione tieni il relè nel normale utilizzo in crociera: ed è sui soli servizi.

Capisco anche che lo schema col relè rimane comunque consigliabile per gestire gli altri casi (es. se lasci la barca per più giorni).
Io per indirizzare la carica del regolatore SmartSolar verso la BM o BS avevo pensato di mettere un semplice commutatore manuale
(13-01-2022 12:58)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Usando il DC/DC si introducono gradi libertà al sistema (introdotti dalla logica interna dell'Orion), se poi si usa l'algoritmo interno del DC/DC per riconoscere il motore acceso si introduce ulteriore complessità. Non la vedi a occhio perché non vedi la matassa di fili, ma c'è. Secondo me quella logica è il punto debole del meccanismo del DC/DC in barca.

La complessità dei processi decisionali interni all'Orion si riduce drasticamente fornendo l'informazione "motore acceso e alternatore attivo" senza ricorrere alle euristiche interne. Se si riesce a fare questo senza introdurre un processo decisionale (cioè logica dentro un microcontroller) si elimina complessità e si rende il tutto più affidabile.
Se vedi il diagramma che riporta il manuale dell'Orion sull'algo che usa per capire se c'è energia dall'alternatore, vedi che gli stati possibili che gestisce sono moltissimi e la funzione (basta su tensione e tempo) per arrivare ad un si/no è complicata (e richiede tuning, quindi è fallibile).
Usando l'approccio del diodo questa logica non è necessaria perché l'informazione arriva in maniera sicura, affidabile e senza bisogno di elaborazione o tuning.

Collegare il DC/DC al quadro motore non serve a niente perché fornisce l'informazione che il motore *potrebbe* essere acceso, non che l'alternatore sta producendo energia.

A me sembra che il mio Sterling DC/DC sia parecchio più semplice di quello che descrivi: quando "sente" alla BM una tensione superiore ai 13V, aspetta tre minuti (per far ripristinare la carica della BM dopo che ha avviato il motore) e si attiva, ricaricando la BS attingendo dalla BM. Ogni 20 minuti arresta il prelievo per tre minuti sempre con lo scopo di tenere la BM carica.

Vedendo anche il Renogy DC/DC che indichi come molto semplice, vedo dal suo manuale https://www.renogy.com/content/RNG-DCC12...Manual.pdf che è meno semplice dello Sterling: bisogna portare un cavo/sensore da lui all'alternatore e ha bisogno per entrambe le batterie di cavo + e cavo - (allo Sterling porti solo il positivo delle due batterie e un negativo comune a tutto).

Mi sbaglio?
Grazie, matteo
Ho Orion e posso testimoniare che e' estremamamente semplice.
Non farei paragoni fra Orion e Sterling e mi limiterei all'affermazione (non sono in grado di confrontare perche' dovrei averli provati entrambi).

I cavi da attaccare sono minimalmente n. 3 :
A) il positivo +12 sulla BM
B) il negativo -12 sul negativo (sul modello isolated ci sono due negativi da ponticellare)
C) il positivo +12 sulla BS

Orion ha due meccanismi di "rilevamento" (da qui il discorso di AndreaB72 che si riferiva all'algoritmo ... ma lo chiarira' lui io mi limito a dichiarare cio' che fa Orion, in effettivo).
Meccanismi di attivazione :
1) tramite algoritmo (i cui dettagli qui https://www.victronenergy.it/upload/docu...er-IT.pdf)
2) tramite apposito switch S1

Si possono usare in alternativa fra loro (cioe' 1 oppure 2 ... oppure entrambui cioe' in aggiunta uno sull'altro).
Io li uso entrambi perche' cosi' mi fa comodo.
Lo switch S1 e' un semplice contatto (aperto / chiuso) che da' o meno il consenso (non uso nessun cavo ma solo S1 stesso che e' ponticellato come da fabbrica).
Sullo switch S1 ci sono tre possibilita' di cui non parlerei molto perche' sono aggiuntive (collegarlo al +12 ex. per attivazione sotto quadro, oppure al -12 oppure ad un semplice interruttore)

Tutto questo e' configurabile via APP Victron (telefonino oppure PC) a differenza dello Sterling (questo lo concedo come paragone) dove si va con i pulsanti oppure sul Renogy si va con i DipSwitch.

A detta di Roberto Minoia di NegozioEquo ... l'Orion e' piu' semplice ma meno potente (max. 30 A) a differenza dello Sterling che arriva ai 60 A.
Qui il video di confronto molto interessante che io ho usato per "scegliere" (ognuno trarra' le proprie conclusioni) : https://www.youtube.com/watch?v=Eq-39AFKbyc
Scusate ... ri-Posto il Link corretto al documento (mi hanno segnalato che non si apriva) : Orion_Engine_ON_OFF_detection

(Nota : e' molto piu' semplice di quello che sembra ...)
Ieri ho partecipato ad un seminario sui prodotti Victron dove hanno annunciato la prossima uscita di Orion TR Smart piú potenti (50/60A e 100A). Speriamo che ci siano anche la connessione Ve.Direct, la possibilitá di partecipare ad una rete Ve.Smart e di regolare la potenza in uscita. Con questa caratteristiche l'Orion sarebbe, a mio modo di vedere, perfetto.
BV!
Ottima notizia, grazie.
Un saluto a tutti.
A proposito di relais vorrei chiedere un parere al gruppo.
Ho installato l'Orion e deciso di collegare tutti i sistemi di carica a monte di questo (alternatore, carica da banchina, pannello solare).
Ho collegato quindi il regolatore dei pannelli alla batteria motore. Vorrei però fare in modo da scollegare i pannelli quando gli staccabatteria sono aperti (per intenderci, a impianto elettrico spento).
Sull'uscita dello staccabatteria motore ho quindi messo un relais che ho recuperato dal sistema che in origine sulla mia barca accoppiava i banchi/motore servizi a motore acceso ma ho notato che quando eccitato dopo un po' il relais scalda. Non ho potuto misurare la temperatura ma spannometricamente una 50ina di gradi li ha.
Ovviamente prevedendo lunghi periodi con il pannello attivo la cosa mi preoccupa. Secondo voi può essere un problema?
Se si, c'è qualche modello di relais (o alternativa elettronica) più adatto allo scopo?
Grazie anticipate.
(14-05-2022 14:26)skippy2 Ha scritto: [ -> ]Un saluto a tutti.
A proposito di relais vorrei chiedere un parere al gruppo.
Ho installato l'Orion e deciso di collegare tutti i sistemi di carica a monte di questo (alternatore, carica da banchina, pannello solare).
Ho collegato quindi il regolatore dei pannelli alla batteria motore. Vorrei però fare in modo da scollegare i pannelli quando gli staccabatteria sono aperti (per intenderci, a impianto elettrico spento).
Sull'uscita dello staccabatteria motore ho quindi messo un relais che ho recuperato dal sistema che in origine sulla mia barca accoppiava i banchi/motore servizi a motore acceso ma ho notato che quando eccitato dopo un po' il relais scalda. Non ho potuto misurare la temperatura ma spannometricamente una 50ina di gradi li ha.
Ovviamente prevedendo lunghi periodi con il pannello attivo la cosa mi preoccupa. Secondo voi può essere un problema?
Se si, c'è qualche modello di relais (o alternativa elettronica) più adatto allo scopo?
Grazie anticipate.

Se la BS è al piombo, il regolatore dei pannelli solari va a questa. Se la BS è al litio è uguale, solo verifica che il regolatore sia adatto
Una novitá carina vista oggi sul forum degli Utenti Victron. Il costruttore olandese ha rilasciato un widget che permette di monitorare in remoto lo stato della propria installazione direttamente sulla home del vostro smartufone o del vostro tablet, questo sia per iOs sia per Android.
Ovviamente la vostra barchetta deve essere connessa ad internet e munita di un device Victron GX (Cerbo, Venus, ecc.).
Il widget puó essere configurato anche per occupare meno spazio sul video, fornendo peró meno informazioni. Essendo io un notorio megalomane nella foto della home del mio iPad si vede la versione piú completa.Smiley45
BV!
Ho iniziato a leggere. Mi sento più ignorante di prima.
Anch'io ho Alexa. Il massimo che ho ottenuto da lei è ascoltare i brani di Paolo Conte.
Mi sono scassato un ginocchio saltando su una barca dalla banchina e quindi ho un po' di tempo per pubblicare l'ultimo aggiornamento del mio sistema batterie.
Rispetto alla versione precedente, lo schema é piú rispondente a quanto effettivamente installato sul Pepe; per semplicitá avevo disegnato degli staccabatterie "normali" ma effettivamente ho sempre avuto dei solenoidi BlueSea per batterie servizi, motore e carichi pesanti (salpa e inverter Marinco da 1000W, non ancora inserito nello schema perché verrá presto sostituito da un Victron, sa va sans dire 32).
Una novitá peró c'é: dato il rincoglionimento senile ormai avanzato, piú di una volta ho lasciato la barca con i servizi accesi, ho quindi messo l'ennesimo relé WiFi Sonoff che mi permette in remoto, utilizzando Alexa, di inviare un impulso che mette il relativo solenoide in posizione off.
Ho l'impressione che questo sará l'ultimo schema che pubblico con le batterie servizi al piombo, sono in arrivo importanti novitá...
Ma le vedremo a tempo debito.Smiley44
BV!
Complimenti Pepe1395, sempre fonte di ispirazione. Ho in mente di sostituire il mio attuale caricabatterie Cristec 30 A 2 uscite con uno Victron per monitorare la ricarica attraverso l’App (ho già il battery monitor 712 Smart, i sensori temperatura e il regolatore di carica mppt Victron Smart Solar 75/15). Ma sono indeciso tra il Phoenix, che ha una uscita dedicata per la batteria avviamento, oppure il Victron blue Smart 3 uscite decisamente più economico. Considerando che al momento ho circa 210 Ampere di servizi, posso chiederti consiglio su quale installare e i prego del Phoenix visto che costa il doppio?

Grazie e buon Vento!
Andrea.
Grazie dei complimenti, da te fanno sempre piacere.
Detto questo ho scelto l'IP43 per i seguenti motivi:
1) non ha la ventola quindi non fa rumore e se non c'é manco si rompe. Quando la ventola smette di funzionare, potrebbe essere necessario chiamare il 115... Non é il caso dei Victron, ma gli altri? Boh?.
2) Non mi piacciono i caricabatterie a piú uscite, normalmente preferisco installare 2 caricabatterie uno "piccolo", ad esempio un IP67 da 7A per quella di avviamento, ed un altro ad uscita singola adeguato alla capacitá delle batterie servizi, nel tuo caso da 20 a 40A. In medio stat virtus.
Nel caso in cui tu abbia intenzione di ampliare in futuro il pacco batterie, puoi acquistare un caricabatterie piú potente ed hai sempre la possibilitá di limitare la corrente in uscita in attesa dell'upgrade. Con l'IP43 la regolazione piú granulare, a livello del singolo A, mentre con l'IP22 da 30A si puó solo portare la corrente di uscita al 50%. In estate quando la temperatura delle batterie é giá naturalmente alta potrebbe essere utile limitare la carica per tenere sotto controllo la temperatura stessa.
Last but not least hai un backup nel caso uno dei 2 caricabatterie smettesse di funzionare.
3) Con l'IP43 1+1 puoi dare alla batteria motore una corrente bassa (3A) che consente di eliminare la perdita di capacitá dovuta alla naturale autoscarica della batteria. Ricordo che la batteria motore ha il compito di avviare il motore e basta, per un avviamento si adopera circa l'1% della sua carica, persino un rozzo come l'alternatore é in grado di portarla in pochi minuti di funzionamento al 100%.
Questo ti evita l'acquisto del secondo caricabatterie rendendo meno costoso l'IP43 rispetto all'IP22, vanificando peró il vantaggio della ridondanza.
4) ho poco spazio dove installare il caricabatterie e l'IP43 é molto piú compatto.
5) É moolto piú fico dell'IP22 Smiley16

spero di esserti stato utile.
BV!

P.S. scusa il tono da professorino (del piffero), so perfettamente che ho detto un sacco di ovvietá almeno per te. Ma questo non é un messaggio privato ed ho cercato (spero) di farmi comprendere anche da chi non ha la tua competenza.Smiley42
Grazie per la risposta Pepe1395. Dissipato ogni dubbio.
BV.
Tadaaaa!
Il BMS é arrivato! 35
BV!
Passi al litio ?

(18-12-2022 18:15)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Tadaaaa!
Il BMS é arrivato! 35
BV!

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Non ti si può proprio nascondere nulla, eh! Smiley45
La batteria già c’è, una Victron da 90A/h, ma devo risolvere un po’ di problemini di interfacciamento tra il BMS ed il solenoide che stacca la batteria servizi.
BV!
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