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Versione completa: Vele su strallo amovibile -Solent trinchetta tormentina [+discuss.unite]
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Secondo me vanno cercate soluzioni, anche innovative, ma che dimostrano di funzionare bene. E anche che va tutto studiato insieme al velaio dall inizio. Non passagli la palla a cose fatte.
@Stranizzadamuri Quando navigavamo in Oceano, avevo uno stralletto volante che armavo facilmente, era leggerissimo, lo avevo sostituito con uno stralletto in PBO fatto su misura, per metterlo in tensione era sufficiente cazzare il back stay. prima era in acciaio ed era pesantissimo, andare a prua ad incocciarlo con la barca che saltava sulle onde era piuttosto impegnativo. Spesso lo lasciavo armato durante le traversate con la trinca legata alle draie che all'occorrenza issavo in un attimo con le scotte già passate. Quando atterravo lo toglievo e per gironzolare lungo costa , non avevo lo strallo fra i piedi

@kavokcinque Si certo, anche perché l'armo sarà in carbonio, percui i lavori sull'albero vanno fatti prima per evitare di fare pastrocchi dopo che non è mai un bene
Ma se è tutto nuovo, cantiere e progettista come hanno studiato questa soluzione optional? Avranno sicuramente proposto già una soluzione progettuale...non penso che girino al cliente il problema.
Si certo, infatti è previsto un punto di mura in coperta e una drizza 2/1 dedicata, la questione era: stralletto volante o trinchetta armata senza strallo
Io sul Bavaria 40 ho la stessa tua Soluzione dell' H.R. Però alla seconda crocetta e volanti. La vela è piccolina, sui 18 mq. Il genoa è 43 mq, in proporzione penso che per bolinare con vento non eccessivo ci vorrebbero circa 30 mq. Dovresti individuare quanti mq occorrono sulla tua barca. Inoltre se è armata al 105% con lande a murata, non sarebbe più semplice usare la vela al 105% con solo alcuni giri di riduzione? Mancherebbe una landa sull albero per la soluzione stralletto volante. Cmq le trinchette autoportanti avvolgibili dei class 40 sono collegate basse sull albero con volanti, non alte in testa. Penso che faccia una bella differenza.
Si, sarebbe possibilissimo ridurre il fiocco, ma non mi piace, preferisco avere una vela dedicata per vento forte, meno sbandamento e più prua
Sono d'accordo con te, però preferisco lo stralleto alla seconda crocetta con volanti. Però con genoa al 140% come sulla mia, con una barca armata sl 105% come penso sia la tua in effetti non saprei come procedere. Cioè non è che le esperienze con altra barca e armo diverso influenzano le scelte che vuoi fare su barca diversamente armata e che magari andrebbe provata per capire meglio con vento di che soluzione avrebbe bisogno?
E possibile, dovrò sicuramente fare delle prove per capire meglio. Comunque anche sul hr 48 avevo un fiocco poco più grande, era al 110, questo 108. Vedremo 30
I fiocchi con i garrocci per tirarli su cé una tecnica, o almeno io faccio cosi', vado a prua con il sacco, aggangio i garrocci prima di levare la vela dal sacco, una volta che sono tutti piazzati , levo il sacco e srotolo la vela, metto le scotte e cazzo quella sottovento quasi al massimo, tenendo sempre la rotta tiro su la drizza, operazione che va fatta velocemente, (se ci metti un ora fai un bordello) arrivato quasi in cima il fiocco, lo laschi un po' per sventarlo e tiri la drizza a ferro, a questo punto cazzi di nuovo e bolini. Per tirarlo giu' é piu semplice, prepari la drizza sul ponte, ti metti per un attimo al vento e butti giu il tuo fiocco allinterno del ponte, una volta giu piu o meno piegato, levi le scotte lo arrotoli fino allo strallo, infili il sacco e levi i garrocci, chiudi il sacco e lo porti in pozzetto, lo puoi anche lasciare attaccato ai garrocci se leghi il fondo del sacco allo strallo. Ho avuto un 72 piedi ketch con 7 vele di prua e di cambiamenti di vele ne ho fatte a bizzeffe! Certo poi se con la trinchetta non fai bolina poco ti serve..
Si, ho sempre fatto più o meno così, ma un conto è se hai lo strallo armato, diverso se devi issare una vela senza lo strallo e non avvolta
Sì ma io mi riferivo a issare o ammainare un fiocco aperto, inferitura tutta libera, senza strallo né garrocci, con soli vincoli allo scafo la drizza e il punto di mura. Rispetto a un fiocco ingarrocciato è il giorno e la notte.
@rob +1
Sicuro! Allora lo devi issare come uno spi, di poppa coprendolo con la randa o se é piccolo velocemente anche con vento di prua
Mia opinione ci vuole un secondo strallo. Una vela da vento senza strallo farà sempre troppa catenaria. Per tirar giù i fiocchi con garrocci per non far fatica ci si mette in poppa col fiocco sventato dalla randa, stando di bolina per il principio del piano inclinato tenderà a salire, inoltre si lavora su una coperta orizzontale. Le vele una volta ammainate si buttano di sotto, lasciate sulle draglie c'è la possibilità si riempino d'acqua e si strappino, ho visto sdradicare tutta la battagliola,candelieri divelti da prua a poppa, questo in Adriatico medio anno 1985 barca di 20 m.
Se vai sulla soluzione tradizionale con strallo esterno e garrocci, io faccio come hanno detto negli interventi precedenti, ed evito anche di lasciare la vela sulla battagliola. Un accorgimento che aiuta molto è farsi fare un sacco come si deve, tipo i sacchi da regata. Lungo quanto la base della vela, con robusta zip sull'intera lunghezza. Si fissa alla falchetta e consente di ingarrocciare quando il resto della vela è ancora ben chiuso nel sacco. Lo apprezzi soprattutto quando tiri giù la vela; i garrocci li stacchi quando la vela è già nel sacco, che poi ripieghi su se stesso e mandi giù come un sacco normale (ovviamente non deve essere steccato). Non confondere con il "sacco da coperta", che è rigido e di tessuto molto più robusto ed è fatto per stare sempre fuori (e di conseguenza il prezzo somiglia più a quello dei lazy bag che a quello dei sacchi).
Questa questione stralletto volante mi appassiona da sempre (ho un Caipirinha al quale, dopo molti anni di garrocci, ho deciso di installare un avvolgifiocco), ma la mia domanda è un’altra se poo ? Sul baby stay può infierirsi una tormentina ?
Sullo stralletto ci vuole in alto una puleggia per la drizza. immagino sia a metà albero circa 5,5 m. e a prua la landa di attacco sia meno di un metro per cui la LP risulterà di 60/70 cm. e la Superficie sarà poca, meno di 3 mq. max. Poi c'è il problema di dove far passare il punto di scotta, perchè non hai una rotaia sulla tuga.
Grazie per la risposta Bullo
il sacco deve essere lungo come la base della trinca. deve avere due fettucce sul fondo MOLTO robuste, si lega verso prua e verso poppa tesando il sacco. verso poppa il scacco deve avere l'uscita per le scotte. la cerniera bella robusta si puo mettere col cimino che arriva al pozzetto la vela si ingarroccia e si ripiega nella sacca... poi si tira il cimino, si apre la zip, si tira la drizza e la vela va su. L'inferitura si cazza col volantino da trinca o da paterazzo su barche piccole
Ciao a tutti mi presento, sono Angelo e sono un nuovo utente del forum. Nel mio Grand Soleil 35 (1986) armata in testa d'albero non ho una drizza dedicata per la trinchetta. Ho quella del genoa(rollabile) e quella dello Spi che passando più in alto se utilizzata per la trinchetta può dare problemi nelle virate. Potrei utilizzarla quella dello spi rinviandola appena sotto quella del genoa ma puoi non posso più utilizzarla per Spi e/o gennaker. Per praticità nell'esecuzione del lavoro vorrei far passare una drizza in dyneema (tipo dm 20 per sartiame..) tutta esterna all'albero e con una puleggia posta sull'albero appena sotto l'uscita della drizza del genoa. Poi rinviata a piede d'albero e servita da stop e winch presente sull'albero. Come punto di mura utilizzerei un golfaro posto sul musone di prua poco distante (10 cm) dalla mura del genoa rollabile. I miei dubbi sono; -senza volantino, che non vorrei mettere, riesco a limitare ugualmente la catenaria con il winch dedicato all'albero ? - Il circuito tutto esterno all'albero può avere controindicazioni ? Inoltre se avete altre idee o suggerimenti per porre in atto un sistema il più semplice possibile ve ne sarei grato.
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