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Versione completa: Vele su strallo amovibile - solent - trinchetta - tormentina
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@penven Lui parla di trinchetta o fiocco, quindi se fiocco e armato in testa d'albero delle volanti potrebbe farne a meno. Almeno credo.
Ci dice che ha un genoa al 150 quindi presumo sia in testa. Non ho assolutamente capito quello che intende fare ma se vuol mettere un secondo strallo (che dovrebbe essere parallelo al primo) deve controventare con delle volanti,
In genere le volanti sono necessarie se il punto d'attacco superiore dello strallo addizionale è più basso del 6-7% della lunghezza dell'albero, se uno lo mette a qualche decina di cm dall'attacco dello strallo di prua non ce n'è bisogno. (Armo in testa) Per un qualcosa da issare che si incocci/scocci vicino alla testa d'albero, guarda i sistemi a "hook"; quando non lo usi non ti rimne praticamente niente fuori. Però poi spesso ci vuole vela su cavo antitorsione, frullino, ecc, il budget non è più lo stesso.
Tutto vero ma se metto un secondo strallo su un albero di 10 più basso del 6% sono 60 cm. Ha senso? Poi non conoscendo la barca stiamo facendo solo supposizioni.
Io lo farò fare questa primavera,ho reperito le info necessarie dal velaio che me lo realizzerà, e dal rappresentante italiano dell’albero che ho sulla barca. Esattamente come ha scritto Rob, se posizionato poco sotto l’attacco del Genoa non servono le volanti. La soluzione che adotterò sarà quella esposta da Bullo, a riposo agganciato alle sartie.
Se lo metti vicino alla testa d'albero poi puoi scegliere se vui fare un Solent o una trinchetta o anche una via di mezzo. Io sulla mia ho il secondo strallo in Dyneema dsk 99 (che ti consiglio), che metto in tensione con un tenditore Wichard a cricco. Se già non c' è di serieuna landa, devi verificare se la paratia del gavone ancora è sufficientemente ben collegata a scafo e coperta per poterci fissare la landa del nuovo strallo. Cosa non scontata sulle barche moderne. Dato il carico notevole questo secondo me é il particolare che più richiede attenzione e customizzazione. Eventualmente chiedi al cantiere se hanno previsto questo carico supplementare.
Valuta anche il fatto che la trinketta la metti veramente poco, in pratica ti serve solamente quando cé vento forte e vai di bolina stretta, ma chi va veramente di bolina stretta con mare formato? E quante volte ti capiterà? Magari fai prima a farti fare dal velaio un Solent come ho fatto io, ho la trinchetta e a parte 15 anni fa non l ho piu messa, ho fatto un solent e lo tengo fino ai 25kn reali con 2 mani alla randa, di piu, poggio e un genoa arrotolato funziona benissimo.
Scusa, non ho capito se il Solent lo armi al posto del Genoa o su strallò dedicato? Io vorrei una vela per poter stringere di bolina con venti sopra i 20 nodi, che è il limite al quale riduco il Genoa e ho problemi di angolo e sbandamento.
Ho armo in testa, installato uno di questi ‘nasi’ nella apposita feritoia che sarà 30 cm sotto la testa d’albero. E il golfare in coperta lavora su una barra inox per madiere che scarica sui trincarini. Riprovo a spiegarmi. Se passo in un bozzello attaccato al ‘naso’ un cavo con un terminale a T, questa si fermerà sul bozzello e potrò tendere il cavo in coperta. In effetti potrei farlo anche in tessile con un nodo di arresto. Ma occorre un bozzello che possa accogliere il terminale o nodo di arresto. Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Difficile capirsi. Barra inox per madiere che scarica sui trincarini ? Madiere= pate bassa della costola che poi prosegue col staminale o ginocchio nave e lo scalmo; Trincarino = corso di fasciame del ponte coperta più esterno sopra al dormiente.
Un buon disegno non farebbe male
io lo strallo della trinchetta in acciaio armato alla 2 crocetta, quando stà a riposo corre praticamente parallelo al baby, e lo attacco a piede d'albero, poi con un caricabasso rinviato alla landa del baby lo tengo in tensione verso il basso, non sbatte da nessuna parte. Gutta, potresti dirci di che barca stiamo parlando e che tipo di navigazioni sei uso a fare? nel mio caso (per esempio) ai caraibi la trinchetta è una vela che si usa spesso, in mediterraneo la userei molto meno. il genoa 150 lo messo in calavela e uso uno Yankee, soffro di + di poppa, ma al traverso e di bolina l'onda che sale in coperta non mi rompe più la vela.
Jeanneau 40, 7,2 ton, genoa 48 mq. In testa. Vorrei essere pronto quando riuscirò ad affacciarmi in Egeo. Di certo cerco di evitare 30 nodi, ma se sei in mare con 20 capita di trovarli. Già con 15 nodi sul naso preferirei avere un fiocco di 30 mq e cambiare il mio genoa inferito è impensabile, anche perché sono spesso da solo (e comunque gestisco da solo). Ed anche in poppa mi piacerebbe provare a farfalla con due vele a prua, avendo un buttafuori. Per l’attacco in coperta penso si sia capito, comunque dall’alto: golfare, coperta, barra ortogonale all’asse longitudinale della barca che spinge dal basso sui trincarini, contropiastra. Viti dal golfare alla contro piastra. Tornando al dubbio se esista il tipo di bozzello/ rinvio che ho in mente, speravo di risparmiarvi i miei disegni… ma eccone uno
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È il principio di funzionamento dell' hook di cui si è detto sopra. Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Le hook sono molto care, adatte a barche molto grandi e mi dicono possono dare problemi nello sganciare. É una cosa che mi aveva incuriosito, ma non è cosa per un 40 ft fa crociera. Piuttosto non ho capito se il sistema che hai spiegato per ancorare la landa é una cosa già realizzata che hai sulla barca o solo un'idea in embrione. Lo chiedo perché anni fa facemmo un corposo 3d su come ancorare lo strallo di trinca ma una soluzione così non la ha proposta nessuno. La vela che hai in mente sui 30 mq mi sembra adeguata per l'uso che hai inficato. Tutto l'hardware
deve essere sicuro e robusto date le condizioni impegnative d'uso. Un Bavaria 40 che anni fa girava in nord Atlantico aveva il Solent su avvolgifiocco. Il solitario che la usava diceva di utilizzare il Solent sottocosta e in zone di frequenti manovre, poi una volta in rotta apriva il Genoa.Salvo poi utilizzare il Solent con vento sostenuto.
Se hai uno stralletto fisso poco davanti all'albero, come credo lo abbia Ghega, puoi semplicemente usare cavo spiroidale, con sotto un terminale a O e sopra un terminale a martelletto, da inserire nella piastra sotto la testa d'albero. Se è come hai detto (30 cm sotto, con armo in testa), è in mezzo alle sartie alte e controventato dal paterazzo. Per tenerlo in posizione di riposo, calcoli la lunghezza dello spiroidale in modo che arrivi alla (preesistente) landa dello stralletto, con qualche centimetro in meno che ti servirà per dargli tensione e non farlo sbattere. Puoi farlo con qualche passaggio di pochi centimetri di dyneema, messi a paranco. Per utilizzarlo a vela, sciogli il dyneema e sposti la base sulla nuova landa, che avrai realizzato poco dietro lo strallo di prua. Andando avanti ti mancherà qualche decina di centimetri, sufficienti ad accogliere un tornichetto a volantino. Puoi pure risparmiarti l'aggancio rapido a "pellicano", tanto non è una soluzione da regata.
Se vai in giro in barca i 30 nodi non li vai a cercare, ma se arrivano non deve essere un problema, sia per te e di conseguenza l' equipaggio,che per la barca. Dal Vangelo secono me, la trinhetta deve essere ben più piccola, ossia una grande tormentina, una vela che puoi tenere con qualsiasi vento, in tutte le andature e ti faccia avanzare fluidamente, poi quando constati che la barca sia piantata, la integri con un po' di genoa, all' inizio anche un triangolino da aumentare poco per volta, e regoli la barca per avere la corretta andatura ed avanzamento. Lo stralletto fallo fisso, alla fine lo lasci quasi sempre armato, levandolo solo quelle volte che decidi di gtirar bordi. Lasciandolo sempre armato il problema dello sfregamento sull' albero non è un problema. Per questo mi concentrerei a fargli un solido attacco in coperta e sull' albero dalle seconde crocette ca. parallelo allo strallo, con le sue volanti e la possibilità di cazzarle per bene, le barche serie dovrebbero avere i winch dedicati alle volanti, ma se non li dai studiati una soluzione che non si affidi agli strozzatori dei bozzelli, che vanno tesate a ferro.
@gutta Dal momento che i terminali non passeranno attraverso il bozzello, non capisco il vantaggio di avere uno strallo che pencoli al di qua invece che al di là del bozzello.Smiley33
L’attacco in coperta l’ho realizzato, prendendo l’idea dal forum usa jeanneau owners. In cantiere mi hanno detto che potrei appenderci la barca. Non ho stralletto. Ma temo di non essere riuscito a spiegare la mia idea, una catena: testimone1-terminale dello strallo -strallo-testimone2. Issata: Tiro giù testimone2 finché lo strallo non arriva al bozzello e continuo finché lo strallo non scende e il relativo terminale non si blocca sul bozzello. Ammainata: tiro giù testimone 1 e poi strallo, in modo che resti testimone 2. Il dubbio è se esista un bozzello/rinvio adatto ad ospitare in battuta il terminale dello strallo e far passare lo strallo d’acciaio.
Ti sei spiegato benissimo. Mi spiego io. Se fai lo strallo in tessile con calza di protezione in dyneema, non hai il problema di sostituirlo con un testimone, perchè non farà danni e non farà rumore anche se dovesse battere sull'albero o sulle crocette. Inoltre non dovrai giocare con testimoni e terminali a prua con 30 nodi ed un paio di metri di onda. Se vuoi invece uno strallo in inox 1x19, su un 40' credo che servirà uno strallo da 10 mm. Temo che tu non abbia mai provato a far passare l' impiombatura ed uno strallo da 10 mm facendo loro fare, tirando da sotto con un testimone, un 180° su un bozzello, la cui "invenzione" rimane comunque un ulteriore problema.
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