Finalmente l'arch si è degnato di inviarmi file linee acqua, dice che ha partecipato ai due saloni Cannes e La Rochelle, ma! Mo studio la possibilità di migliorare il lay-out e fare i galleggianti pieghevoli, roba da professionisti. Sperem Dopo di che sottoporrò le modifiche richieste all'arch e se ci si mette d'accordo sugli € per aggiornare il progetto, si va di sega e scalpello.
vorresti che gli amas si ripiegassero farrier-style o si ripiegassero a compasso sul piano orizzontale, o cos'altro hai in mente?
ciao beppe
l'idea è Farrier style, ho pensato che il sistema Dragonfly sia troppo soggetto a giochi nelle articolazioni sullo scafo e sui galleggianti. Affronterò lo svantaggio dei galleggianti che si sporcano che mi sa diventerà una bella bega. In un caso e nell'altro mi dicono che a scafetti chiusi la stabilità non è il massimo e che all'ormeggio qualche problema può succedere, ti risulta? Venerdì vado a provare il MIA son proprio curioso
Hai ragione, incomincio a confondere i nomi, venerdì sono stato a Sestri per provare Muffolo che è uno Hughes 24, veramente microscopico ma 16 anni ben portati e realizzata professionalmente.
Durante la settimana scorsa ero stato da Marangoni a vedere il suo Farrier 22 Mia in un capannone ed ho conosciuto padre e figlio che mi potranno essere di gran aiuto per consigli sugli approvvigionamenti. La prossima magari vado a Ravenna a vedere un 30' per avere una idea più precisa della taglia di barca. Resta il problema della diffusione nelle poche regate dove sono ammessi i multiscafi la partecipazione è praticamente nulla. Forse bisognerebbe incominciare con un censimento di coloro che già ci sono e sono vagamente interessati a fare qualche giornata di sport La vedo durissima
embé? non dici niente riguardo le impressioni del KHSD e del Farrier?
Bè se dovessi giudicare da quelli avrei già rinunciato, d'accordo le regate ma un minimo di abitabilità interna è indispensabile e in quelli proprio non esiste, entrambi per stare comodi in 4 suggerivano di montare una tenda sulle reti. Io almeno una doccia amerei potermela fare. Come ho detto sono ben fatti, l'autocostruzione è possibile con tempi medi di realizzazione di 2/3 anni, i bracci pieghevoli sembrano ragionevoli. Per i costi bisogna darsi da fare con gli acquisti dei materiali e dimenticarsi il valore delle proprie ore. L'uscita con Simone è durata 2 orette con 5/6 kn di vento e la barca filava a 3/6, eravamo in 5 e forse sono troppi, bastava una ondina per bagnarsi ma vabbè. Ho avuto un classeA so che si vola è la funzionalità che cercavo di capire non vorrei finire con un derivone. Direi che vedere il 30' sarà molto utile.
bravo, ora aspettiamo le prossime impressioni.
qualcuno conosce il trimarano "afterburner" costruito da Malingri ?
credo fosse un tri di 10 m autocostruito da malingri vittorio che fece con scarsissimo successo la corsica x 2 del 1998 e poi è rimasto per un pezzo a Riva di Traiano, forse lo trovi ancora la sorry vedo adesso 3d apposito che dice le stesse cose, ma perchè ti interessa?
Caro Luigi
qual'è la misura ideale di un trimarano da autocostruire? Ovviamente non esiste quella per tutte le esigenze. quindi ti invito a fare delle riflessioni proprio su questo aspetto. considerando lunghezze da 28' a 35' anche un solo metro può fare una grossa differenza. come sai ho già costruito al grezzo un Tri di 32'. per primo ti posso assicurare che 33'/38' sarebbe bello ma fuori portata. Notizie sulla mia creatura?
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
se sapessi che non sono assolutamente un addetto ai lavori mi considererai sempre più pazzo, in realtà la stratificazione delle pelli di carbonio che ritengo alquanto delicata la delegherei ad una squadra di specialisti. Comunque sono ancora lontano dalla posa della prima ordinata, sto modificando il progetto degli interni e valutando la possibilità di realizzare il galleggianti pieghevoli. Una volta chiarito cosa posso fare deciderò se procedere. Il problema maggiore che vedo oggi è la scarsissima diffusione e quindi è quasi impossibile fare regate Saluti e complimenti per la tua creatura
Alura, la lenta e lunga marcia di avvicinamento al suicidio procede, con i volumi del 36' di Lerouge riesco a farci una cabina quasi armatoriale a prua, un bagno decente con doccia e una dinette con divanetti a murata che diventano altre due cuccette e fin qui siamo sul classico. Le cose si sono un pò complicate in dinette che avendo arretrato cabina di prua e bagno non era sufficientemente lunga per sdraiarsi sui divanetti e farci stare la cucina e contrapposto il carteggio. Ho risolto facendo questi ultimi sospesi (nel tri quel che manca è la larghezza più che l'altezza) in modo che chi vuole dormire può allungare i piedi sotto i pensili di cucina e carteggio. Già che c'ero con l'originalità proseguo dietro la scaletta con un mobile per il frigo e stipetti vari. viene fuori una U di non facile accessibilità ma sempre più realistico della cabina matrimoniale stile cuccia del cane che c'era sotto il pozzetto a poppa. La scaletta aperta probabilmente darà un senso di maggior spazio e dietro diventerà il deposito dei borsoni degli ospiti altrimenti sempre in giro. Per finire due enormi gavoni a prua e poppa per vele, motore ed impianti. Per i più tecnici sono riuscito a salvare la chiglia a baionetta in aderenza alla parete del bagno, piuttosto che trasformarla pivottante per farla stare sotto i paioli. Appena riesco ad estrarre un disegno che sia comprensibile lo posto. Mò organizzo trasferta a La Rochelle per verificare (e comprare) i costruttivi della versione standard in carbonio e capire se è fattibile utilizzarli per il nuovo lay-out. Lerouge è molto bravo e molto caro, chiedergli di lavorare lui alla nuova versione è fuori budget. Se qualcuno conosce una squadra di carbonai interessati ad una trasferta (zona Bologna) per realizzare i lavori fuori la mia portata (stesura pelli scafi, dentro e fuori e forse le paratie più grandi) mi sarebbe di gran aiuto.
Allora stai avanti col progetto! Coraggio, e pubblica.
Se ma Luigi dai ,posta qualcosa che io sono vecchio ,non ho tutto questo tempo !
ma allora c'è chi mi segue, e io che stavo un pò trascurando gli adv
la versione francese è la seguente
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
da notare la strana dinette a murata e la cuccetta di poppa tipo giapponese con materasso sui paiolato ed ingresso a carponi come da richiesta anche se è solo bozza, la versione italiana
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
valgono le spiegazioni del post precedente non vorrei annoiarvi ripetendomi dai forza con le critiche a forza sette
io trovo sia molto meglio la tua versione, anche se non ho capito bene cosa c'è sotto il pozzetto e perché quel tavolo sta in mezzo ai piedi in dinette (visto che la deriva è per madiere in bagno.
sotto il pozzetto a parte circa 30 cm rubati dalla dinette per la u etc. sono previsti solo vani tecnici per motore (sicuramente entrobordo non ho più l'età per giocare con i piedi lunghi) e quel poco d'altro che serve in dinette il tavolo (ad ante pieghevoli) è fisso, dicevi di farlo smontabile come se fossimo in pozzetto? neh, mangiare senza un tavolo col piatto in mano un pò abbruttisce e poi aiuta a tenersi nel passaggio anche se il tri non dovrebbe sbandare molto
Io credo che tu stia ottimizzando secondo le tue esigenze. L'ho fatto anch,io quando ho costruito il mio 38 e sono molto soddisfatto.
ma ti rimane spazio per passare, con quel tavolo in mezzo ai piedi? sarà che io sono un intruppone, e tengo sempre alla larga tutti gli spigoli. (ovviamente la deriva è per chiglia e non per madiere!) ma di che materiale lo farai, e con che metodo?